Per chi suona la campana
Fu solo nel 1842 che gli abitanti di Gerusalemme sentirono il suono delle campane. Fino ad allora infatti, e dai tempi di Saladino nel 12mo secolo, i musulmani vietarono ai cristiani di costruire nuove chiese e di suonare le campane.

Al posto delle campane per chiamare i fedeli alla preghiera le chiese e i monasteri usavano un altro strumento, nakus (in arabo) o simandron (in greco), composto da un martelletto di legno o di metallo con cui si batteva su una tavola di legno legata con catene al soffitto.

Il nakus era permesso dai musulmani, perchè la tradizione racconta che serviva a Noè per chiamare gli operai al lavoro per la costruzione dell'arca. Il nakus è in uso ancora oggi, insieme alle campane ovviamente.

Lo si può vedere facilmente, per esempio, nei monasteri greci, sia ortodossi sia cattolici, dove chiama ogni giorno i monaci alla preghiera e alla mensa.
Un bel nakus viene suonato tutti i giorni , nel cortile della chiesa di S.Giacomo, nel quartiere armeno.

 

 

Edoardo Sanguineti

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