S.Arculfo, un vescovo che trascorse diversi mesi a Gerusalemme nell'anno 670, racconta che la pietra rotonda, con la quale fu sigillato il sepolcro di Gesù, era stata spezzata in due parti, una delle quali era di fronte al S. Sepolcro mentre la seconda fungeva da altare sul Calvario.
Nella cappella dell'angelo, antistante al S.Sepolcro, è ancora visibile il primo pezzo, mentre il secondo sparì misteriosamente dal Calvario attorno al 15 secolo, rubato, a detta dei Francescani ,dagli Armeni, con uno stratagemma.
Dove è custodita la preziosa reliquia?
Uscendo dalla porta di Sion, voltando a destra si può entrare in un complesso armeno, S.Salvatore, dove, tra l'altro, giace l'antico cimitero della comunità armena.
Il guardiano del posto sarà contento di mostravi, in cambio di un piccolo bakshish, le diverse antichità da lui custodite.
La più interessante è probabilmente la chiesetta chiamata la Prigione di Cristo, risalente al 15 secolo, che il guardiano tiene sempre chiusa a chiave e che raramente è disposto ad aprire.
Se riuscite a convincerlo, all'interno potrete vedere che nella mensa dell'altare è incastrato un pezzo di roccia, che la tradizione indica come il secondo pezzo scomparso della pietra tombale.
Nel caso non riusciate ad entrare nella chiesetta, provate a sbirciare dal buco della serratura...
