L'ossessione per Gerusalemme ha prodotto una tale quantità di libri e articoli da convincere J. Purvis a pubblicare un libro bibliografico (Jerusalem, the holy city 1988) che contiene quasi 5000 titoli , a cui nel frattempo se devono esserne aggiunti almeno altrettanti. Sfogliando il libro di Purvis ci si accorge di come gli studiosi di Gerusalemme esaminino ogni edificio o pietra della città nei minimi particolari, e che niente sfugge al loro esame, e questo li porta a volte a conclusioni o interpretazioni curiose . Un buon esempio è l’articolo di Archibald G.Walls, apparso in una rivista specializzata negli anni ’70. Walls apre il suo articolo con una domanda: Esiste un significato religioso per il quale due minareti praticamente identici a nord e a sud della Rotonda della chiesa del S.Sepolcro sembrino "custodire" la Tomba di Cristo? Walls ha notato che i due minareti musulmani sono non solo molto simili, come forma e architettura, ma sono anche stati costruiti nello stesso periodo, uno nel 1417 e il secondo nel 1465, quindi nel periodo mammelucco. Le basi dei minareti sono costruite su due livelli topografici della città molto diversi, ma le loro due cime raggiungono la stessa altezza, come se il costruttore del secondo minareto avesse voluto pareggiare l’altezza del precedente.
cliccare per ingrandire
Inoltre l’autore ha osservato (basandosi su una planimetria della zona) che tracciando una linea immaginaria che unisce le cime dei due minareti , il punto a metà della linea stessa si trova a soli due metri dall’entrata della Tomba di Cristo.

Il mistero dei due minareti



La linea immaginaria si trova sull’asse Mecca-Gerusalemme... Tutte queste coincidenze hanno portato Walls a chiedersi se è tutto un caso o se i costruttori dei minareti avessero uno scopo religioso-teologico ben preciso. La conclusione di Walls è che deve esserci un legame tra gli edifici musulmani e il S.Sepolcro, ma un legame non chiaro, visto che di tutti i luoghi tradizionali associati a Cristo il S.Sepolcro è l’unico che i Musulmani non accettano.
Infatti, secondo la tradizione musulmana Gesù non sarebbe stato crocefisso, ma sarebbe direttamente asceso vivo in cielo, e al suo posto i Romani avrebbero crocefisso Giuda Iscariota, a cui Gesù avrebbe consegnato la propria fisionomia.
* La soluzione del mistero potrebbe essere quella data da Murphy O'Connor, autore della più autorevole guida archeologica di Israele. O'Connor suggerisce che per mezzo dei due minareti i musulmani non abbiano affatto cercato di "custodire" il S.Sepolcro, bensì di "annullarlo", poichè secondo la loro tradizione non può essere la tomba di Gesù. Questa teoria trova un supporto anche nel "soprannome" che i musulmani usavano dare nei secoli scorsi al S.Sepolcro.
In arabo la Chiesa viene chiamata El Kiame, che significa la Resurrezione, ma i musulmani storpiando il nome la chiamavano El Kumame, che significa invece immondezzaio! * Un'altra versione, legata a una delle antiche sette cristiane in Siria, indica invece Simone il Cireneo come sostituto di Gesù sulla croce.